Alessandria del Carretto,
del Pollino in provincia di Cosenza ai confini tra la Calabria e la Basilicata, fondato nel XVII secolo ad opera di contadini provenienti da Oriolo.
Centro agricolo-pastorale, negli ultimi decenni ha subito una forte riduzione della popolazione per lo più emigrata, oggi conta circa 600 abitanti.
Ogni anno vi ha luogo l'imperdibile Carnevale tradizionale. Una festa antica con origini
greco/bizantine, un’usanza molto sentita dalla piccola comunità del borgo, che viene trasmessa di generazione in generazione.
L'antica festa, riunisce la comunità e i numerosi visitatori attorno alla tradizione delle "Połëcënellë", i "Pulcinella Belli e Brutti" che sfilano per le stradine del borgo inondandole di colori e atmosfera festosa.
Quest'anno la festività si è celebrata Domenica 24 febbraio 2019. Il corteo, è iniziato intorno
alle 15.30, dopo la vestizione a Palazzo Chidichimo svoltasi alle 14.00 .
Tre le scene principali che hanno avuto vita tra le vie del Borgo Autentico:
- la primavera rappresentata dal Pulcinello bello, ricoperto di scialli di seta e nastri colorati;
- l'inverno, rappresentato dalla maschera "dell Ursë", un uomo robusto camuffato da animale (un orso) con caratteristiche ed elementi brutali, ricoperto di stracci, pelli e corna di animali. L'Ursë rappresenterà le forze oscure della natura, le entità misteriose e mostruose che l'uomo deve riuscire a domare;
- il "Coremmë",incarnazione della Quaresima. Vestita di nero, è la figura che indica la fine del periodo carnevalesco con l'abito nero del lutto e il viso sporco di cenere.
In mano porta un fuso in legno che rappresenta il filo della vita.
Il Carnevale Alessandrino, tra i più antichi carnevali del Sud Italia, mette in scena un vero e proprio spettacolo teatrale greco, che prelude all’arrivo della primavera.
impulso alla bellezza e alla vitalità; mentre i Połëcënellë Bruttë rappresentano il disordine cosmico e il frastuono.
La danza propiziatoria nella quale si avvicendano i "Pulcinella Belli e Brutti" di Alessandria del Carretto è dunque l'eterna lotta tra l'ordine e il disordine, tra la morte e la rinascita.